"Cupola di Roma", nell'inchiesta anche molti personaggi del centrosinistra. Il dossier del Prc di Roma nel 2013

Mentre tutti i fari dei mass media nel raccontare l’inchiesta “Mondo di mezzo” vengono puntati su Massimo Carminati, ex terrorista dei Nar e accusato di aver fatto parte della Banda della Magliana, a piazzale Clodio la sensazione è che siamo solo al principio di un sisma destinato a propagarsi coinvolgendo ampie fette di centrosinistra.

Il governo Renzi vuole la privatizzazione dell'acqua: fermiamolo!

Il Governo Renzi sta tentando di raggiungere il risultato cui sinora nessun governo era riuscito ad arrivare: la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali

Piano Regionale dei Rifiuti. Sgherri:"obbiettivi svuotati e piano che punta alla realizzazione degli inceneritori."

Di Marco Bersani, tratto dal numero di marzo del Granello di sabbia. La crisi sovverte e modifica il quadro geopolitico internazionale, mutando i rapporti di forza a livello internazionale e rimettendo in discussione egemonie storiche, sinora date per indiscutibili.

Preparare la manifestazione del 29

Il Comitato Politico Nazionale di Rifondazione Comunista, convocato il giorno dopo dello sciopero generale della Fiom per valutare la nuova fase che si è aperta con la ripresa del conflitto sociale...

Sentenze MPS: un primo passo nella direzione giusta, ma non ancora sufficienti

Il PRC esprime parziale soddisfazione riguardo alla sentenza con la quale Mussari, Vigni e Baldassarri sono stati giudicati relativamente alla ristrutturazione del derivato Alexandria.

9.13.2014

A proposito delle dichiarazioni di Profumo

Rimaniamo sbigottiti rispetto al totale stravolgimento della realtà delineato nell'intervento dell'AD di MPS Alessandro Profumo così come riportato nell'articolo del Corriere di Siena del 9/9/14. La Fondazione MPS ha rappresentato per decenni il principale Bene Comune della città e la sua principale fonte di welfare territoriale. Era di proprietà pubblica perché i cittadini, l'amministrazione comunale e i lavoratori della Banca hanno sempre lavorato sodo, risparmiato per costruire un sistema previdenziale alternativo per le future generazioni di senesi e hanno esercitato un controllo rigoroso affinché la banca rifuggisse da operazioni spregiudicate e rischiose, preferendo investimenti meno redditizi ma sicuri, nella consapevolezza che gran parte del benessere della città derivasse dal suo stato di salute. Nell'arco di pochissimi anni una gestione non più partecipata ha dilapidato il capitale accumulato, in tanti secoli di lavoro e investimenti oculati, da questa comunità. Decisioni "errate" ( chiamiamole così ) come quella di acquistare Antonveneta per 10 mld di euro, a più di tre volte il suo valore reale: una "Caporetto spensierata" o un "acquisto suicida" come hanno titolato taluni giornali nazionali. Eppure in quel periodo ancora si discuteva se MPS dovesse seguire la “moda” della concorrenza spietata e diventare una delle prime banche europee, o restare la banca con una lunga storia, ma ancorata saldamente al suo territorio. Gli squilibri di bilancio causati da tale azione oggi si riverberano sui dipendenti del Monte e sui cittadini che erano beneficiari del welfare della Fondazione, passata nel frattempo ad un misero 2,5% del capitale azionario. Ma per Profumo no, il problema non è stato l'affaire Antonveneta, quanto "la scelta ottusa" di continuare a mantenere il 51% del Monte di proprietà della Fondazione, a beneficio dei cittadini. Di coloro che cioè hanno costruito la grandezza della banca. A chi sta realmente parlando Profumo ? Alla città o ai suoi nuovi azionisti ? La logica della sua affermazione ci sfugge. Non si può riscrivere la storia a proprio uso e consumo.