"Cupola di Roma", nell'inchiesta anche molti personaggi del centrosinistra. Il dossier del Prc di Roma nel 2013
Mentre tutti i fari dei mass media nel raccontare l’inchiesta “Mondo di mezzo” vengono puntati su Massimo Carminati, ex terrorista dei Nar e accusato di aver fatto parte della Banda della Magliana, a piazzale Clodio la sensazione è che siamo solo al principio di un sisma destinato a propagarsi coinvolgendo ampie fette di centrosinistra.
Il governo Renzi vuole la privatizzazione dell'acqua: fermiamolo!
Il Governo Renzi sta tentando di raggiungere il risultato cui sinora nessun governo era riuscito ad arrivare: la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali
Piano Regionale dei Rifiuti. Sgherri:"obbiettivi svuotati e piano che punta alla realizzazione degli inceneritori."
Di Marco Bersani, tratto dal numero di marzo del Granello di sabbia. La crisi sovverte e modifica il quadro geopolitico internazionale, mutando i rapporti di forza a livello internazionale e rimettendo in discussione egemonie storiche, sinora date per indiscutibili.
Preparare la manifestazione del 29
Il Comitato Politico Nazionale di Rifondazione Comunista, convocato il giorno dopo dello sciopero generale della Fiom per valutare la nuova fase che si è aperta con la ripresa del conflitto sociale...
Sentenze MPS: un primo passo nella direzione giusta, ma non ancora sufficienti
Il PRC esprime parziale soddisfazione riguardo alla sentenza con la quale Mussari, Vigni e Baldassarri sono stati giudicati relativamente alla ristrutturazione del derivato Alexandria.
1.24.2013
Proposte per la revisione dello Statuto della Fondazione MPS
1.16.2013
Floramiata: una vicenda incredibile
Sabato 12 gennaio Rifondazione Comunista ha tenuto ad Abbadia S. Salvatore un' assemblea molto partecipata con i lavoratori di Floramiata, storica azienda florovivaistica, e numerosi altri cittadini di altrettante aziende in crisi sul territorio Amiatino. La crisi in quella zona sta picchiando duro e si calcola che solamente a Abbadia, comune di 6722 abitanti, 3196 famiglie e con una media di reddito procapite di 11258 euro ci siano oltre 500 persone che hanno il posto di lavoro a rischio. In questo panorama spicca la vicenda di Floramiata, fondata agli inizi degli anni '80 grazie al piano di riconversione dell'attività mineraria e concepita dall'ENI sul modello della grande impresa a partecipazione statale. A metà degli anni '90 l'ENI cede l'attività ad un gruppo imprenditoriale privato che a tutt'oggi detiene la maggioranza dell'assetto societario, affiancato da partner pubblici minori. Floramiata, nata dalla volontà pubblica per fronteggiare la disoccupazione derivante dalla dismissione mineraria ha sempre goduto di importanti sgravi fiscali e ha il grande vantaggio di utilizzare la geotermia per il riscaldamento serricolo, usufruendo anche in questo caso di un fortissimo sconto sul "costo del calore", pagandolo 5 euro al KW a fronte degli 80 euro del prezzo di mercato. Questi innegabili vantaggi però non hanno impedito alla gestione privata di accumulare negli anni un debito di 18 milioni di euro e in questi ultimi due anni la situazione è peggiorata: gli stipendi arrivano con fortissimo ritardo e la cassa integrazione è stata utilizzata molte volte per i dipendenti a tempo indeterminato e proprio in questi giorni è arrivata un'ulteriore proroga di 3 mesi. Cassa integrazione che purtroppo però non riguarda 80 operai avventizi a tempo determinato, utilizzati da molti anni dall'azienda nei momenti di picco della produzione. La sorte di questi lavoratori e lavoratrici è drammatica, senza reddito, senza ammortizzatori sociali, ignorati da tutti. La situazione è incredibile: Floramiata è un'azienda privata che ha mantenuto vantaggi che farebbero l'invidia di qualsiasi imprenditore, ha ordinativi che attendono di essere evasi e quindi ha tutti i numeri per fronteggiare la crisi e invece si trova nella situazione che abbiamo sommariamente descritto. E' solo palese incapacità imprenditoriale o questa situazione nasconde qualcos'altro?
Rifondazione Comunista non ha fatto vane promesse ai lavoratori nell'assemblea di sabato 12 gennaio, ma ha proposto di costruire assieme a tutti i dipendenti della Floramiata un piano credibile per il rilancio dell' Azienda. Per quanto riguarda gli altri lavoratori presenti è stato assunto l'impegno di organizzare specifiche assemblee pubbliche di approfondimento per individuare assieme ai Cittadini di Abbadia S. Salvatore un percorso di proposte per fare fronte alla crisi, tenendo sempre ben presenti le cause che l' hanno provocata.
Trigano: un'agonia senza risposte
E' notizia di questi giorni la messa in mobilità di circa 50 lavoratrici e lavoratori della Trigano Spa, multinazionale francese, principale azienda del distretto della camperistica di S. Gimignano e Poggibonsi. Tutti noi abbiamo un amico, un vicino di casa, un familiare che lavora nelle aziende dei camper, quindi sarete al corrente della grave crisi che attraversa il settore. Le durissime lotte sostenute in questi anni dai lavoratori della Trigano e dai loro colleghi delle altre aziende hanno contribuito, oltre che a difendere i posti di lavoro e le condizioni minime di diritti e salario, anche a far conoscere a tutti la loro situazione. Situazione che è sicuramente peggiorata, sia in termini di salario (blocco della contrattazione aziendale, ricorso alla cassa integrazione e alla mobilità) sia in termini di occupazione poiché le aziende del settore hanno quasi dimezzato i propri addetti. Sono passati solo pochi mesi da quando, la scorsa estate, proprio i lavoratori della Trigano erano riusciti ad ottenere, dopo settimane di dura mobilitazione, il rinnovo del contratto di solidarietà che avrebbe dovuto evitare quelli che adesso si sono trasformati inesorabilmente in esuberi. Quello che vogliamo mettere in luce è un aspetto assai poco considerato ma che, per noi comunisti, è imprescindibile ad ogni ragionamento. Siamo al quinto anno di una crisi micidiale, il denaro non gira, la gente non compra, le merci si accumulano, le aziende licenziano. In questa situazione però, c'è chi ci guadagna ancora e parecchio e la Trigano ne è un esempio. Infatti, la Trigano Spa ha preso soldi pubblici per fare innovazione e ricerca, ha modificato le linee produttive tagliando posti di lavoro e facendo lavorare di più gli operai rimasti. Non contenta, la dirigenza della Trigano ha messo in mobilità le persone in esubero, facendo pagare così a tutti i cittadini i costi sociali delle loro scelte industriali. Come se non bastasse -e a riprova che la crisi è per alcuni un buon affare- la Trigano compra aziende in difficoltà in tutta Europa e in Italia acquista per 15 milioni la SEA (proprietaria dei marchi ENALGH, McLOUIS, MOBILVETTA), azienda in crisi nera dal 2008 e con 362 operai in solidarietà a rotazione. Riuscirà la Trigano a mantenere gli attuali livelli di occupazione sia nello stabilimento di S. Gimignano (Cusona) che in quelli del gruppo SEA? Ci permettiamo di avere dei dubbi in proposito, dubbi legittimi che solo la Trigano potrà sciogliere, presentando un piano industriale che abbia al centro la conservazione di tutti i posti di lavoro attuali e dei concreti progetti ed investimenti per il rilancio dell’azienda.
Il Partito della Rifondazione Comunista non si limiterà a dare una generica solidarietà ai lavoratori della Trigano e delle altre aziende della camperistica Valdelsana, ma si mobiliterà con tutte le sue forze a sostegno delle lotte dei metalmeccanici. Rifondazione Comunista non farà mancare in tutte le sedi istituzionali che ci vedono presenti la nostra azione e le nostre proposte per contribuire a risolvere la crisi del settore.
Crisi Edilizia a Siena
Matteo Mascherini - Segretario Provinciale Rifondazione Comunista
Angela Bindi - Responsabile Provinciale Enti Locali
1.14.2013
1.10.2013
Il vero voto utile