"Cupola di Roma", nell'inchiesta anche molti personaggi del centrosinistra. Il dossier del Prc di Roma nel 2013

Mentre tutti i fari dei mass media nel raccontare l’inchiesta “Mondo di mezzo” vengono puntati su Massimo Carminati, ex terrorista dei Nar e accusato di aver fatto parte della Banda della Magliana, a piazzale Clodio la sensazione è che siamo solo al principio di un sisma destinato a propagarsi coinvolgendo ampie fette di centrosinistra.

Il governo Renzi vuole la privatizzazione dell'acqua: fermiamolo!

Il Governo Renzi sta tentando di raggiungere il risultato cui sinora nessun governo era riuscito ad arrivare: la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali

Piano Regionale dei Rifiuti. Sgherri:"obbiettivi svuotati e piano che punta alla realizzazione degli inceneritori."

Di Marco Bersani, tratto dal numero di marzo del Granello di sabbia. La crisi sovverte e modifica il quadro geopolitico internazionale, mutando i rapporti di forza a livello internazionale e rimettendo in discussione egemonie storiche, sinora date per indiscutibili.

Preparare la manifestazione del 29

Il Comitato Politico Nazionale di Rifondazione Comunista, convocato il giorno dopo dello sciopero generale della Fiom per valutare la nuova fase che si è aperta con la ripresa del conflitto sociale...

Sentenze MPS: un primo passo nella direzione giusta, ma non ancora sufficienti

Il PRC esprime parziale soddisfazione riguardo alla sentenza con la quale Mussari, Vigni e Baldassarri sono stati giudicati relativamente alla ristrutturazione del derivato Alexandria.

7.26.2012

Il PRC al fianco dei lavoratori MPS

Rifondazione Comunista esprime piena solidarietà ai lavoratori MPS e sarà presente venerdi’ 27 luglio per manifestare contro un Piano Industriale iniquo che farà pagare solo ai lavoratori il grave stato di salute della Banca causato non da errori ma da volontà politiche gravissime a partire dall’acquisto di Banca 121 e poi di Antonveneta. Con stupore in questi giorni abbiamo assistito alla riconferma di Mussari alla Presidenza dell’Abi con il plauso del suo successore Profumo; abbiamo assistito al plauso e alla condivisione da parte del PD senese di un Piano Industriale draconiano che scarica tutto il suo peso sui dipendenti, sottraendosi alle proprie responsabilità; un piano alla “Marchionne” che non manca di ricattare attraverso lo spauracchio di spostare altrove la Direzione Generale, mentre già da un anno circolano voci su questa evenienza. Siamo fortemente preoccupati per il futuro sia della città che della nostra provincia dove, grazie al MPS si è potuto avere una elevata qualità della vita, attraverso investimenti sul sociale (scuole , asili, cultura, sport, case di riposo, infrastrutture) opere finanziate anche con mutui "garantiti" che ora i comuni dovranno fronteggiare con scarse o nulle risorse. Una città messa in ginocchio da una classe politica miope che non ha voluto pensare al futuro e che ora non osa voltare pagina dando un segno di discontinuità vera col passato come la situazione, invece,  richiederebbe.

Questa medicina amara che Profumo ha confezionato per uscire "forse" dalla crisi porta in sè l'obiettivo di delegittimare il sindacato e creare lavoratori di serie A e di serie B innescando divisioni funzionali ai provvedimenti. Non tocca invece i Top-Manager e non dà conto delle responsabilità pregresse.   


Lavoratori, alla Lotta! I Comunisti sono al vostro fianco.

7.07.2012

Chiediamo la chiusura dell' areoporto di ampugnano

Venerdì 6 Luglio 2012

CITTA’ DOMANI - SINISTRA PER SIENA E I CIRCOLI COMUNALI DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA DI SIENA E SOVICILLE CHIEDONO LA CHIUSURA DELL’AREOPORTO DI AMPUGNANO 
Il futuro dell’aeroporto di Ampugnano si sta decidendo in questi giorni: lunedì 9 luglio i soci pubblici che finora hanno sostenuto l’onere del suo mantenimento sono chiamati a decidere se liquidare la Società o continuare a finanziare questa infrastruttura; ma può una comunità con la Banca Monte dei Paschi e la Fondazione in una crisi finanziaria gravissima, continuare a perdere 2 milioni di Euro l’anno per far viaggiare 2.400 passeggeri l’anno che vengono a costare alla comunità circa €. 1.000 l’anno cadauno? Mentre il trasporto pubblico locale subisce tagli pesanti e diminuiscono le linee e la frequenza degli autobus, può Siena e il suo territorio continuare a versare soldi in questo buco nero dell’aeroporto che dal 2000 ad oggi ha divorato oltre 14 milioni di Euro? (peraltro denari destinati allo sviluppo economico della Provincia). A gennaio 2012 la Giunta Comunale di Siena, d’intesa con gli altri soci pubblici aveva incaricato l’ing. Boccardo di elaborare un piano industriale, esaminare la situazione ed avanzare proposte per il futuro. Dalla sua relazione discussa nella Commissione Affari Generali del Comune di Sovicille è emersa tutta la gravità della situazione finanziaria e nonostante vi sia stata l’ammissione che Ampugnano non possa attrarre quel traffico millantato dai precedenti piani, le soluzioni proposte ci sono sembrate assolutamente non percorribili, sia che vengano ridotte in parte le perdite annue rispetto alle attuali che sono di €.1.833.000, sia che si vada di nuovo alla ricerca di un Socio Privato. La spesa prevista per i prossimi 5 anni andrebbe dai 3 ai 5 milioni di euro e questi dovrebbero essere assicurati dai soci pubblici che in questo momento hanno difficoltà anche a garantire i servizi minimi alla popolazione. L’aeroporto di Ampugnano, come ha ben spiegato l’Ing. Boccardo, sarebbe destinato all’accoglienza di clientela ricca, composta sostanzialmente da piccoli jet privati per un turismo d’elite di breve periodo con ipotetiche ricadute sulle strutture turistiche per ricchi presenti nel nostro territorio. Con questa premessa decade anche ogni utilità sociale mentre non si conoscono ancora i nuovi tagli previsti dal Governo Monti per il trasporto locale. Sul coinvolgimento di un socio privato, l’esperienza è già stata fatta: i soci privati con disponibilità non esistono e quelli che arrivano hanno altri interessi. L’entrata di Galaxy, con lo strascico giudiziario che vede coinvolti i massimi dirigenti della Banca, dovrebbe insegnare qualcosa. Anche per questi motivi, il Comitato contro l’ampliamento di Ampugnano ha organizzato per lunedì 9 alle ore 15, un presidio davanti la Camera di Commercio in concomitanza con l’Assemblea dei Soci chiamati a decidere sul futuro dell’Aereporto. 
Il Circolo Città Domani Sinistra per Siena e i Circoli Comunali di Siena e di Sovicille di Rifondazione Comunista si mobilitano affinché si interrompa subito questa disastrosa politica e che l’Aeroporto di Ampugnano cessi la sua attività. 
Ai lavoratori che in questi anni sono stati assunti ed ora rischiano di perdere il posto di lavoro manifestiamo la nostra solidarietà, e chiediamo che siano recuperati all’interno degli enti che hanno sostenuto fino ad ora la follia dell’aeroporto di Ampugnano e in primo luogo la Camera di Commercio. Facciamo appello a tutte le forze di sinistra ed ai cittadini perché oggi di fronte alla crisi della Banca e della Fondazione non si possono più tollerare privilegi inaccettabili già in passato e ad oggi insostenibili per le nostre comunità.



7.05.2012

Interrogazione provinciale MPS

 Interrogazione per il C. P. del 12 Giugno 2012
presentata dal  Gruppo Consigliare Rifondazione Comunista -
Comunisti Italiani della Provincia di Siena


Al Presidente della Provincia di Siena
Al Presidente del Consiglio Provinciale

Oggetto: Interrogazione consiliare a risposta orale e scritta inerente i contributi della Fondazione MPS.

Premesso

che la questione in oggetto ha un’importanza primaria sull’attività della nostra Provincia, e così determinante fino al punto che è stata la causa, almeno per quanto appreso dalla stampa, delle dimissioni del Sindaco di Siena e quindi del conseguente commissariamento della Città capoluogo.

Vista

La delibera della GP del 5 giugno 2012 n. 139 nella quale si evidenziano i crediti esigibili e rendicontati alla Fondazione MPS e tenuto conto che nella stessa si parla di Euro 8.095.397,97 rendicontati al 31 maggio scorso, di cui 2.768.867,93 sospesi per mancanza di documentazione e 5.325.530,04 rendicontati senza riscontro. Inoltre nella stessa delibera si parla di ulteriori rendicontazioni pari a 6.982.431,77 e di 6.517.088,39 che matureranno entro il 31/12/2012.

Il sottoscritto chiede di sapere:

1) a quanto ammonta effettivamente il credito nei confronti della Fondazione MPS?
2) quali sono i documenti mancanti che hanno causato il blocco di 2.769.867,93 euro?
3) quanti di questi 21.594.918,13 di euro di credito sono stati anticipati dalla Provincia e quanti sono oggetto di fatture da saldare alle aziende che hanno già prestato opere e servizi in progetti realizzati o in fase di realizzazione?
4) quali effetti ci saranno sul tessuto economico provinciale, qualora la Fondazione non dovesse essere in grado di far fronte a questi impegni?


Il Capogruppo della Lista Rifondazione - Comunisti Italiani
Antonio Falcone

7.04.2012

Vertice UE:solo le banche escono vittoriose




Dichiarazione congiunta di Pierre Laurent, segretario nazionale del Partito comunista francese (Francia) e presidente del partito della Sinistra Europea, Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, Alexis Tsipras, presidente di Syriza (Grecia) e vice presidente del partito della Sinistra Europea, Cayo Lara, portavoce di Izquierda Unida (Spagna), Jose-Luis Centella, segretario generale del PCE (Spagna), Katja Kipping & Bernd Riexinger,co-presidenti di Die Linke (Germania): 

 «I capi di Stato dei nostri paesi di ritorno dal vertice UE hanno dichiarato a gran voce che hanno strappato delle vittorie per i popoli, delle flessioni da parte della Cancelliera Merkel, di Mario Draghi o di Jean-Claude Junker. Avrebbero per la 19^ volta dall'inizio della crisi, "salvato l'Europa". Francois Hollande ha dichiarato persino che l’Europa si è “riorientata” nella giusta direzione. Questa è pubblicità ingannevole. Il patto di bilancio (fiscal compact) resta intatto. Non c’è stata alcuna "rinegoziazione" e la componente di crescita promossa da Francois Hollande non ha alcun valore legale. Diretto o indiretto, finanziato dal Mes (Meccanismo europeo di stabilità) o no, il così detto "aiuto finanziario" sarà ancora una volta pagato interamente dai cittadini europei, attraverso tagli di bilancio e attacchi ai diritti dei lavoratori. Tutte le disposizioni adottate in nome della solidarietà con l'Italia e la Spagna sono solo misure di socializzazione delle perdite. Ciò significherà anche una perdita della sovranità dei popoli e il declino della democrazia parlamentare. La verità è che i negoziati nell'Ue liberale sono a 27 ma a vincere sono sempre le banche. Facciamo appello a tutti gli uomini e le donne di sinistra, a tutti gli eletti che siedono nei parlamenti affinchè si mobilitino per impedire la ratifica di questo patto fatale nei nostri paesi. Solo una rifondazione dell'Ue può permettere un’uscita dalla crisi. Continueremo a ripeterlo: l'austerità porta la recessione. Non ci può essere crescita in questo quadro. Noi proponiamo un'alternativa: una soluzione europea per il debito pubblico esistente, insostenibile, che proponga la sua decisiva riduzione; cambiare il ruolo e i compiti della Bce, per favorire la creazione di occupazione e la formazione, non gli speculatori; creare una nuova istituzione: una banca pubblica europea, finanziata dalla Bce e dalla tassa sulle transazioni finanziarie, i cui fondi siano utilizzati esclusivamente per promuovere gli investimenti pubblici nei servizi pubblici e sviluppo industriale sostenibile; uniformare al livello più alto i diritti dei lavoratori e tutti i diritti sociali».

Controriforma Fornero: non finisce qui

Il Partito della Rifondazione Comunista ringrazia tutti i cittadini senesi che hanno sottoscritto presso la nostra sede o durante i nostri volantinaggi la petizione contro la riforma Fornero e per salvare l'art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Le loro firme si sono unite a quelle di centinaia di migliaia di altri italiani e sono giunte sotto gli occhi dei potenti che hanno partorito questa scellerata riforma. Purtroppo la “riforma” è stata approvata ugualmente dal Parlamento, col voto favorevole di tutti i partiti della grande borghesia europeista (UDC, PD, PDL), con l'ipocrita contrarietà dell'estrema destra leghista che avrebbe voluto una riforma ancora più drastica, e con la sola debole opposizione dell'IdV. Questa “riforma” e' una pugnalata al cuore dello stato di diritto, che riporta la normativa del lavoro all'immediato dopoguerra e fa tabula rasa di tutte le conquiste ottenute dal movimento operaio negli anni '60/'70. 
Noi comunisti non ci rassegneremo a questa vergogna e ci attiveremo nei tempi previsti dalla legge per lanciare il referendum abrogativo.  La battaglia e' appena cominciata...