- Emendamento Albertini sostitutivo delle tesi 15, 16
- Emendamento Albertini sostitutivo della tesi 9
- Emendamento Boghetta aggiuntivo alla tesi 4
- Emendamento Boghetta sostitutivo della tesi 5
- Emendamento Forenza sostitutivo della tesi 16
- Emendamento Mainardi sostitutivo della tesi 18
Il congresso del Circolo di Siena si terrà domenica 3 novembre alle ore 15, presso la sede di via Mentana 98
RispondiEliminaLa relazione del segretario uscente: (1.a parte)
RispondiEliminaAnche in questo congresso sono stati presentati tre documenti; 1- Ricostruire la Sinistra, 2- Sinistra, Classe, Rivoluzione, 3- Per la Rifondazione di un Partito Comunista; ogni volta che si ha l'opportunità di svolgere un congresso tutti i compagni e le compagne dichiarano che l'ideale sarebbe un congresso a tesi emendabili, ma poi si finisce sempre per svolgere il congresso su tesi contrapposte, e nessuno si prende la responsabilità di dire che alla fine è stata una scelta... sarà colpa di Carlo Marx! Comunque questo è un congresso straordinario, nel senso che è stato determinato dall'ennesima sconfitta elettorale, ed è quindi anticipato rispetto ai tempi consueti; evidentemente le elezioni, anche se molti criticano il fatto che siano importanti per la vita di una partito, importanti lo sono davvero; e io tra l'altro credo che sia così: come faremmo altrimenti a verificare l'efficacia della nostra azione politica? Le differenze tra i tre documenti comunque a mio avviso appaiono evidenti fin dai titoli: e credo che sia giusto che i compagni scelgano il documento da sottoscrivere in base al proprio convincimento, con l'aiuto ovviamente delle illustrazioni che daranno i compagni che seguiranno il mio intervento. Certo non siamo molti, e forse l'obiettivo che ci daremo può sembrare ambizioso, ma io penso sempre alle difficoltà che i compagni hanno avuto durante il periodo fascista, e dico che se ci sono riusciti allora, prima o poi anche noi avremo la possibilità, o la capacità, di uscire da questo periodo, che dal fascismo secondo me non differisce molto: le forme di rappresentanza democratica vengono sempre più ridotte, se le forze che sono oggi in parlamento facessero la riforma elettorale (qualcuno pensa già al doppio turno) potremmo trovarci ad una situazione in cui una minoranza assoluta potrebbe dettare legge a tutto il Paese; la repressione dei movimenti avviene senza che nessuno si scandalizzi troppo, forse anche perché troppo spesso non se ne da neppure notizia; la tortura, anche se attuata sporadicamente, non solleva l'indignazione delle istituzioni, a partire dal Presidente della Repubblica; quanti commenti avete sentito sul caso Enrico Triaca (“fiancheggiatore” delle BR)? É stato assolto il 15 di ottobre, dopo 35 anni, dal reato di calunnia nei confronti dello Stato; aveva detto di essere stato torturato, ed era vero; ma la sua parola contro quella dei poliziotti ovviamente non aveva alcun valore. La guerra è diventata uno strumento che serve ad affiancare la cosiddetta regolazione del mercato, si dice tranquillamente infatti che le forze armate non servono più alla tutela dei confini, ma alla tutela degli interessi nazionali, ovunque questi interessi si verifichino; e nessuno pare vergognarsi troppo di questo fatto. Il lavoro diventa sempre più una variabile di minor peso, mentre il denaro e il “mercato” sono sempre più i temi ai quali si da il massimo dell'importanza, tanto che l'articolo 1 della Costituzione è ora contrastato dall'obbligo di pareggio del bilancio; il pareggio è obbligatorio, il lavoro è invece solo un principio generale, se lo Stato non riesce a garantirlo non ci saranno penali da pagare. Certo il nostro congresso non troverà a breve la soluzione di tutti questi mali, ma non possiamo neppure pensare che questi fatti politici siano dettati dal caso, e noi dobbiamo fare la nostra parte.
Il mio incarico di segretario risale al precedente Congresso, che si svolse nella sede di piazza Tolomei nel 2011, due anni fa, a poco tempo di distanza dalle elezioni Comunali che si erano tenute nella primavera. Per la prima volta in quelle elezioni il nostro partito non è stato rappresentato nel Consiglio comunale di Siena.
seconda parte:
RispondiEliminaQuella sconfitta era dovuta tra l'altro sia alla scissione di SEL dal PRC (SEL ottenne 1 seggio nel 2011) sia alla forte divisione dentro al nostro partito tra coloro che volevano proseguire l'alleanza col centrosinistra e coloro che invece chiedevano già allora la svolta che oggi tutto il partito condivide; il partito si è trovato comunque molto ridotto nel numero degli iscritti, e sicuramente anche la nostra attività si è ridimensionata. Nel 2009 il circolo aveva 32 iscritti e oggi ne abbiamo solo 15. Dei 32 del 2009 però almeno un terzo non ha ripreso la tessera non perché passato a SEL, ma perché non vede più nel nostro partito un riferimento importante. Questo è secondo me l'aspetto più grave.
Certo la fase attuale non vede neppure negli altri movimenti una grande partecipazione; nonostante che alcuni di noi siano presenti nei movimenti locali, anche in questi non ho incontrato grandi numeri nelle riunioni in cui si discute di come portarli avanti; per esempio all'interno del gruppo che sta ancora lavorando sul tema della ripubblicizzazione dell'acqua, che tra l'altro sta ottenendo un discreto successo, ci troviamo sempre in meno di 10, a volte anche meno di 5! La stessa cosa succede nelle riunioni del sindacato Cobas, e mi domando quanti siano gli studenti che partecipano direttamente alle assemblee in ambito universitario. Non dico naturalmente queste cose per giustificare la nostra scarsa attività ma per dare un quadro più completo della situazione locale dei movimenti antagonisti.
Eppure ci sono anche molti segnali di persone che non accettano questo continuo peggioramento delle relazioni sociali, dobbiamo quindi cercare il modo per convogliare le proteste in una azione politica collettiva.
In ambito politico abbiamo avuto contatti e collaborazioni, non senza qualche problema, con Sinistra per Siena e con Siena si Muove, le due formazioni che con noi hanno sostenuto la candidatura di Laura Vigni a Sindaco di Siena, e questo lavoro credo che vada ancora sostenuto e accresciuto, in quanto Laura rappresenta in Consiglio Comunale una collettività attenta ai bisogni degli ultimi. Su questo tema mi sembra opportuno ricordare che il PdCI, pur avendo sostenuto da quest'anno come noi una posizione antagonista rispetto al centrosinistra storico, ha preferito candidare un proprio compagno nella lista di Sinistra per Siena.
BUON LAVORO COMPAGNE e COMPAGNI!!
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